Sono le parole che in alcune famiglie mi sono sentito rivolgere in occasione della visita per la benedizione. Vorrei tenere questa “frase” come slogan per la raccolta dei contributi a favore del I° lotto della ristrutturazione dell’oratorio. La frase riesce a trasmettere due aspetti importanti:
La condizione di fragilità di diverse famiglie: in questo periodo di crisi economica dobbiamo offrire massimo rispetto alle persone in difficoltà. Nei mesi in cui la parrocchia sarà chiamata ad affrontare una spesa di 500.000 €, cercheremo di fare attenzione a tutti e metterci nella condizione di sostenere la spesa nei modi più adeguati. Su questo, chiedo massima vigilanza da parte di tutti.
La consapevolezza che l’oratorio è “nostro”: sentirsi dire da una famiglia, talvolta straniera, il “nostro oratorio” significa riconoscere che la struttura e la proposta educativa dell’oratorio sono di tutti e per tutti, non solo di alcune persone che si impegnano per i ragazzi; non solo dei ragazzi che fanno sport e non solo dei battezzati. L’oratorio è di tutta la comunità: è il luogo che ha formato diversi adulti e che formerà le nuove generazioni. Ci fa piacere che venga inserito in questa luce il gesto un offerta da parte delle famiglie: il significato del contributo va ben oltre il valore semplicemente economico. Di questo occorre solo dire grazie.
La parrocchia nel suo bilancio sarà impegnata nei prossimi 4/ 5 anni per il rientro economico di un fido con Banca Prossima. I bilanci ordinari degli ultimi cinque anni mettono la comunità nella condizione di avere un avanzo di gestione di circa 40.000/50.000 € all’anno; le iniziative parrocchiali e oratoriane nei prossimi anni saranno finalizzate alla raccolta fondi per la ristrutturazione.
Inoltre cercheremo si sensibilizzare ognuno di noi nei momenti di vita ordinaria della parrocchia e di coinvolgere privati, imprese di Solbiate o fuori Solbiate.
La Ditta che si è aggiudicata l’appalto ha permesso di impostare i pagamenti in questo modo: una rata di 30.000 al mese x 10 mesi (dal mese di febbraio al mese di novembre 2015); il saldo finale di 90.000 nell’anno 2016. Ovviamente, la costruzione del II° lotto verrà messa in programma solo quando saremo nella condizione di realizzarlo. La Curia della Diocesi ha seguito tutto questo iter.
Don Domenico